Till the next somewhere
Il pezzo, cantato a duetto con Dee Dee Bridgewater, è uno dei miei preferiti (anche se tra i meno noti) del grande cantante e pianista, scomparso nel 2004. La storia di Charles è piuttosto nota, anche grazie al film biopic Ray. Nato da una famiglia di umili origini nel sud segregazionista degli Stati Uniti d’America, il padre, che aveva formato altre tre famiglie parallele, lasciò presto la compagna e i due figli. Quando Ray aveva appena cinque anni, assistette impotente alla morte del fratello minore, George, annegato in una tinozza per il bucato. Charles non nacque cieco. Iniziò ad avere problemi con la vista a 5 anni e divenne completamente cieco pochi mesi a seguire, forse per un glaucoma non curato. Frequentò quindi una scuola per sordi e ciechi in Florida, dove imparò a suonare il piano e a comporre, sviluppando il suo dono musicale.
L’eroina segnò in modo significativo la sua vita. Nel 1965 Charles venne arrestato, per la terza volta, per possesso di eroina, droga di cui era dipendente da anni. Questa volta, però, evitò la prigione riuscendo a disintossicarsi in una clinica di Los Angeles, California, da cui uscì pulito. La sua dipendenza e la crisi d’astinenza è raccontata in modo molto realistico nel film Ray, del 2004.