Trainspotting

«Io ho scelto di non scegliere la vita: ho scelto qualcos’altro. Le ragioni? Non ci sono ragioni. Chi ha bisogno di ragioni quando hai l’eroina?»
Trainspotting è un film del 1996 diretto da Danny Boyle, tratto dal romanzo omonimo di Irvine Welsh del 1993. Il film è stato presentato fuori concorso al 49º Festival di Cannes del 1996.
Il termine “trainspotting” ha un doppio significato. Letteralmente, in inglese, significa “osservazione dei treni”, un hobby che consiste nel guardare e annotare i numeri di identificazione dei treni. Tuttavia, nel contesto del film e del romanzo omonimi di Irvine Welsh, “Trainspotting” assume un significato più profondo e complesso, riferendosi alla dipendenza dalla droga e alla vita disfunzionale dei personaggi principali, che cercano di evadere dalla noia e dalla disperazione.
Transpotting, lo dico per i più giovani, ha avuto un enorme successo alla fine degli anni ’90, diventando un vero e proprio cult-movie; nel 1999 il British Film Institute l’ha inserito al decimo posto della lista dei migliori cento film britannici del XX secolo. Quindi un film da vedere e rivedere!
“Scegliete la vita. Scegliete un lavoro. Scegliete una carriera. Scegliete una famiglia. Scegliete un cazzo di televisore gigante. Scegliete lavatrici, automobili, lettori cd e apriscatole elettrici. Scegliete il fai-da-te e di chiedervi chi cazzo siete una domenica mattina. Scegliete di sedervi su un divano a spappolarvi il cervello e a distruggervi lo spirito davanti a un telequiz. E alla fine scegliete di marcire. Di tirare le cuoia in un ospizio schifoso, appena un motivo di imbarazzo per gli stronzetti viziati ed egoisti che avete figliato per rimpiazzarvi. Scegliete il futuro. Scegliete la vita.” Ewan McGregor – Mark Renton