L’effetto della diffusione del fentanil sulla terapia del disturbo da uso di oppioidi
Del fentanil si parla in Italia già da un po’, e sui media generalisti perlomeno dal 12 marzo di quest’anno, quando il Governo ha reso pubblico un piano nazionale di prevenzione contro l’uso improprio di questo potente oppioide [1]. L’allarme iniziale legato al riscontro, a Perugia, di un campione di sostanza da strada con un’insolita composizione che includeva anche fentanil, oltre che eroina codeina e diazepam [2], dopo alcuni mesi di monitoraggio sull’intero territorio nazionale è rientrato, inducendo gli inquirenti ad approfondire l’origine – ancora poco chiara – di questo episodio anomalo [3]. Rimane l’allerta sulla circolazione di confezioni del farmaco sottratte al sistema sanitario nazionale o ottenute mediante prescrizioni mediche false o prodotte per fini non terapeutici, ma con numeri fortunatamente finora molto limitati.
Probabilmente la filiera del commercio delle sostanze psicoattive non ha avuto finora bisogno di introdurre un’alternativa più pericolosa dell’eroina, anche perché, se osserviamo quel che succede nel nostro Paese, sta già facendo grandi guadagni con la diffusione della cocaina base pronta da fumare, il crack, un prodotto che genera anche un allarme sociale più contenuto e quindi penetra il territorio sottotraccia con maggior facilità.
Si vis pacem para bellum, comunque, e ci tocca essere pronti conoscendo la sostanza e il tipo di malattia che dà in acuto e in cronico [4], e i possibili interventi terapeutici – che per quanto attiene alla terapia farmacologica non sono in senso generale diversi da quelli già noti per la dipendenza da eroina, basandosi su metadone o buprenorfina nelle loro varie formulazioni farmaceutiche.
Leggendo un recente articolo di studiosi californiani, ad accesso libero, possiamo aver modo di capire come la diffusione del fentanil modifica il rapporto dei consumatori di oppioidi con le suddette terapie:
Bolshakova M, Simpson KA, Ganesh SS, Goldshear JL, Page CJ, Bluthenthal RN. The fentanyl made me feel like I needed more methadone”: changes in the role and use of medication for opioid use disorder (MOUD) due to fentanyl. Harm Reduct J. 2024 Aug 24;21(1):156. doi: 10.1186/s12954-024-01075-x. PMID: 39182110; PMCID: PMC11344386.
Si tratta di uno studio qualitativo con interviste a 22 consumatori di sostanze di Los Angeles, che avevano già quasi tutti esperienza della terapia oppioide agonista con metadone o buprenorfina.
I punti interessanti scaturiti dallo studio sono i seguenti:
- il metadone diventa più attrattivo, come alternativa sicura ai prodotti da strada adulterati con fentanil, che incutono paura al consumatore
- può esserci bisogno bisogno di dosi più alte di metadone per stabilizzare la più intensa dipendenza prodotta dal fentanil
- anche le dosi di attacco, nella fase di induzione della terapia, descritte dalle linee guida prodotte per la dipendenza da eroina, sembrano insufficienti a far star bene il paziente abituato al fentanil, con conseguente tendenza all’abbandono precoce del trattamento
- la buprenorfina, agonista parziale, sembra avere a sua volta difficoltà nel compensare la maggiore tolleranza agli oppioidi indotta dal consumo cronico di fentanil
- vengono riportati infine problemi con le stringenti regole dei servizi sanitari che, oltre a seguire le linee guida su tipo e dosi del farmaco sviluppate per il disturbo da uso di eroina, limitano gli orari di apertura e la possibilità di ottenere una terapia ad uso domiciliare da poter gestire, ad esempio, in varie somministrazioni refratte nel corso della giornata.
Gli Autori concludono sottolineando quindi l’opportunità di modificare le linee guida dei trattamenti in maniera da adattarli alla maggiore tolleranza indotta da un oppioide più potente dell’eroina, e i regolamenti dei servizi sanitari per ridurre la soglia di accesso ed intercettare una maggior quota della popolazione che ne ha bisogno.
[1] https://www.politicheantidroga.gov.it/it/notizie-e-approfondimenti/piani-nazionali/piano-nazionale-contro-il-fentanyl/
[2] https://blog.sitd.it/2024/04/26/eroina-con-fentanil-a-perugia-che-significa/
[3] https://www.ilmessaggero.it/umbria/allarme_fentayl_eroina_droga_spaccio_perugia_squadra_mobile-8404495.html
[4] https://www.researchgate.net/publication/331431235_Cenni_di_farmacologia_clinica_degli_oppioidi_sintetici