Non contate su di noi
Non contate su di noi è un film del 1978 diretto da Sergio Nuti, suo primo e unico lungometraggio. Se, 3 anni dopo, Chistiane F riempì le sale raccontando ,pur in modo crudo, la tossicodipendenza da eroina a Berlino, Non contate su di noi fu visto da pochissimi, a causa di una cattiva distribuzione che ne impedì per tanti anni anche la diffusione in videocassetta. Rari film hanno raccontato la quotidianità dell’eroina in modo così realistico, senza fronzoli, dietrologie, vittimismi o altro. Nichilismo senza alcuna giustificazione esistenzialista. Alcuni commenti:
«È il primo film italiano sul problema della tossicodipendenza, raccontato dall’interno con lucidità, tenerezza, rispetto. Non è un film a tesi né di denuncia, ma di controinformazione: gli autori intendono lasciar parlare i fatti.» (da: Il Morandini 2015. Dizionario dei film)
Fino al 2019, a oltre quarant’anni dalla sua uscita nelle sale, dell’opera di Nuti non esistevano edizioni home video ma soltanto su pellicola, conservato presso la Cineteca Nazionale di Roma: i negativi originari sono stati perduti, ma sono sopravvissuti i negativi duplicati 35mm, piuttosto deteriorati. A partire da una petizione lanciata nel luglio 2015 a favore di un restauro del film e della successiva realizzazione di un’edizione home video, dal marzo 2019 il film torna disponibile al pubblico in una versione DVD+Blu-Ray. L’operazione di restauro e ricostruzione del film è stata curata dalla Cineteca Nazionale, in collaborazione con il produttore del film Manfredi Marzano. Nel 2019 questa edizione home video ottiene il premio internazionale Peter von Bagh, assegnato durante Il Cinema Ritrovato.