Say it
John Coltrane, (Hamlet, 1926 – New York,1967) è stato un sassofonista e compositore tra i più grandi della storia del jazz. La sua musica ha influenzato numerosi musicisti contemporanei e successivi, anche dagli stili più diversi. Nel 1957, Coltrane ebbe un’esperienza religiosa che avrebbe potuto aiutarlo a superare la dipendenza da eroina e l’alcolismo con cui aveva lottato dal 1948. Aveva mal di testa continui e sempre più forti. Assumeva grandi quantità di aspirina. Si ipotizza che nel 1965 Coltrane iniziò a usare l’LSD e sottoposto a controlli medici venne a conoscenza di avere un importante epatopatia che stava via via peggiorando. Coltrane, dal canto suo, decise di non sottoporsi a trattamenti medici sempre più vicino, secondo il pensiero delle filosofie orientali, a uno stato di passiva accettazione del destino, inclusa la morte. La certezza della morte imminente lo indusse ad andare avanti nella sua ricerca artistica senza più remore, come in una folle corsa verso la fine di tutto. Coltrane morì il 17 luglio 1967 a Long Island di cancro al fegato all’età di 40 anni.
Ha ricevuto la canonizzazione da parte della African Orthodox Church con il nome di Saint John William Coltrane. La chiesa di San Francisco a lui dedicata, la Saint John William Coltrane African Orthodox Church, utilizza musiche e preghiere di Coltrane nella propria liturgia.
Coltrane for lovers è una compilation uscita postuma per la Verve nel 2001. Ho scelto questa Say it perché ritengo sia il pezzo più intenso, in senso amoroso, che sia mai stato composto. In senso assoluto. Me ne assumo la responsabilità morale. Ascoltatelo, poi mi direte. https://www.youtube.com/watch?v=oRh0hxV1_SU