I’m waiting for the man
I’m waiting for the man (Velvet Underground, 1967). Considerati uno dei gruppi rock più influenti nella storia della musica, divennero importanti pionieri per diversi generi dei decenni successivi quali il rock alternativo, la new wave, il punk rock, il noise e l’industrial. I Velvet Underground (Lou Reed, John Cale, Sterling Morrison e Maureen “Moe” Tucker), nel 1996, furono introdotti nella Rock and Roll Hall of Fame ma il loro disco d’esordio (quello della famosa banana in copertina, diventata un’immagine iconica come poche altre nella storia del rock), che la rivista musicale Rolling Stone ha inseriti al numero 19 nella sua lista dei 100 migliori artisti di tutti i tempi, fu un completo insuccesso. Una band che suonava rivolgendo le spalle al pubblico, con una viola come strumento solista, una batterista donna e testi assolutamente scabrosi, era in piena controtendenza. «L’altro giorno stavo parlando con Lou Reed, e mi ha detto che il primo album dei Velvet Underground ha venduto solo 30.000 copie nei primi 5 anni… È stata un’incisione talmente importante per così tante persone. Sono convinto che ciascuno di quei 30.000 che l’hanno comprato ha fondato una band (Brian Eno)». Siamo convinti che ben più di 30.000 persone hanno iniziato a “farsi di eroina” sulle note di questo disco (NdA). https://www.youtube.com/watch?v=99og_g7rXnA